#pasqualemariamorgante

” Gae Capitano è un compositore acuto, originale, e di grande esperienza, con un modo di porsi che ti mette subito a tuo agio. Gae rimane per me uno dei punti di riferimento del pop italiano”” Collaboriamo da quasi trent’anni, e fin dal nostro primo lavoro insieme sono nati una stima reciproca e un’amicizia che durano ancor oggi.“

Credo che in ogni mestiere, in particolare quello dell’artista, sia di fondamentale importanza trovare qualcuno che veda le tue potenzialità quando ancora non hai avuto modo di dimostrare al mondo chi sei.

Ricordo con affetto e gratitudine l’incontro con il maestro Morgante, che fu uno dei primi grandi professionisti a dirmi “Mi piace il tuo modo di scrivere: quando avrai bisogno di un provino al pianoforte per qualche occasione importante io ci sono”

Morgante era già docente del Conservatorio  e DAMS di Bologna, jazzista eccelso e arrangiatore con alle spalle collaborazioni con Paolo Fresu, , Samuele Bersani, Gianni Togni, Massimo Ranieri e molti altri:

un attestato di stima importante per me.

Avevo conosciuto il maestro in occasione della sua direzione orchestrale per un mio brano, a cui collaboravano i migliori musicisti torinesi. Una direzione di grandissimo livello . Tra le pause tra le varie sessioni di studio si è subito instaurata questa amicizia che dura ormai da trent’anni e si rinnova in diverse collaborazioni.

Poche volte ho disturbato il maestro per aiutarmi, ma quando è successo mi ha regalato delle performance di pianoforte incredibili, sospese tra il classico, il jazz e il contemporaneo.

Come nel 2019, quando un brano scritto per una grandissima interprete fu selezionato dallo staff di Amadeus per Sanremo: inutile dire che nelle sue mani il brano si è trasformato in un capolavoro.

Quando è possibile mi regalo i suoi concerti, in particolare quelli con la sua formazione Jazz, “Il Quartetto Z”, dove con grandi colleghi jazzisti, -Ambra Bianchi, Stefano Melloni, Giannicola Spezzigu- rivisitano in modo imprevedibile e originale i classici della musica italiana.

All’interno dello spettacolo anche una suite di brani eseguiti dal maestro, di assoluta bellezza: “The sheltering sky” (Ryuichi Sakamoto), Hieroglyphics (Franco Pierasanti) e Mad World (Gary Jule),  che è diventata una dei miei ascolti preferiti degli ultimi anni.

Grazie maestro. Sempre con affetto e stima. Gae

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