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MAX GAZZE’ COMMENTA “IL DIO DELLE PICCOLE COSE”

“Il Dio delle piccole cose” è un po’ ovunque: basta entrare in contemplazione con tutto ciò che sta intorno per riuscire a trovare Dio, o un dio, anche nelle piccole cose”

 

 

 

 

© Esclusiva proprietà intellettuale di Gae Capitano @ Songwriting Academy 

LUCA CIVILETTI – UNA VENTATA DI FRESCHEZZA NELLA MUSICA ITALIANA

 “Vincitore della masterclass del Premio Lunezia diretta da Niccolò Agliardi -con la supervisione del Patron Stefano De Martino e della direttrice Loredana D’ Anghera- Luca Civiletti aprirà il concerto di Fulminacci al prestigioso'”Alcart Festival” di Alcamo, una delle manifestazioni Siciliane più importanti” 

Luca Civiletti è una ventata di freschezza nella musica italiana”  [Gae Capitano]

 

“Ho conosciuto la musica di Luca attraverso la comune amica Maria Russell che me lo aveva segnalato. Si erano incontrati ad una serata doveLuca aveva affascinato pubblico e professionisti con la sua musica fuori dagli schemi comuni dei cantautori moderni e con la sua grande tecnica chitarristica

“Abbiamo iniziato subito a lavorare insieme al suo repertorio mentre Luca, nel tempo, è stato seguito dai consigli di grandissimi professionisti del mondo della musica che lo hanno fatto maturare e crescere stilisticamente il suo stile personalissimo”

Dopo aver vinto la Masterclass del Premio Lunezia presieduta da uno dei più importanti autori italiani – Niccolò Agliardi

che grazie alla scrittura del brano Io sì (Seen) nel 2021, si è aggiudicato, insieme a Laura Pausini e Diane Warren, il Golden Globe e il Nastro d’argento per la miglior canzone originale, oltre a ricevere una nomination ai Premi Oscar.

Luca quest’anno aprirà il concerto di Fulminacci (Premio Tenco, Sanremo) davanti ad una platea di 3000 persone” 

“Una bellissima pausa live mentre la sua produzione prende forma

 

https://www.instagram.com/alcartfestival/?hl=it

 

 

 

© Esclusiva proprietà intellettuale di Gae Capitano @ Songwriting Academy 

YLENIA ALBANESE – VOCE E TALENTO

 “Ylenia Albanese è una delle voci più belle con cui abbia mai lavorato, in grado di passare dai registri Pop a quelli Jazz & Gospel con naturalezza e potenza”

 

“Negli anni 90 mi chiesero di scrivere per una ragazza, giovanissima, che doveva partecipare al festival di Castrocaro. In quegli anni lavorando al G7 studio di Torino – uno degli studi più importanti dell’epoca, diretto da Gualtiero Gatto, discografico che era stato produttore di Toquino, – era una richiesta di normale amministrazione.

Ricordo però che quando ascoltammo il provino con Roberto Puleo, in veste di arrangiatore, rimanemmo colpiti dalla versalità, limpidezza e purezza timbrica di questa ragazza

 

“Incantato dalla sua voce, scrissi per lei due brani molto difficili: “Cuori nella tempesta” per Castrocaro e “Il Mare dentro di me” per  “A voice for Europe” di Telemontecarlo.  Quando ascoltai il provino del primo pezzo, le mandai un mazzo di fiori: per noi autori sentire le proprie idee prendere vita grazie ad una interpretazione di livello è una delle cose più belle del mestiere di scrivere canzoni

Negli anni -per le occasioni importanti – ho chiesto ad Ylenia di aiutarmi nel mio lavoro di autore dando vita con la sua voce alle idee che formano le bozze inedite, ricordo tra tutte un provino per Massimiliano Pani e Mina.

Oggi è sempre un piacere poter contare su una voce così bella e sulla sua preparazione tecnica, che negli anni ha affinato in mille prestigiosi progetti.

Grazie sempre, Yle

“Ylenia Albanese inizia a cantare grazie all’interesse per la musica che la sua famiglia le trasmette.

A 8 anni si apre alle sue prime esperienze musicali, partecipando a varie manifesta­zioni canore.

Nel 1997 vince il Premio “Arnaldo Santoro” e il “Festival degli Scono­sciuti” di Ariccia ideato e organizzato da Teddy Reno e Rita Pavone, con gli stessi firma un contratto discografico per la “Ricordi”.

Seguiranno varie partecipazioni su palchi, aprendo concerti di alcuni artisti italiani del momento come Irene Far­go, Wilma Goich, Franco Fasano. Finalista nel 1998 dell’“Accademia di Sanremo Giovani”, nel 2000 vince il Festival Premio Mia Martini.

Si esibisce assieme allo stimato e conosciuto artista pugliese Ninni Maina nell’or­chestra “La Taverna del Gufo”. Nel 2001 partecipa come protagonista femminile al musical “Miss Italia Story” il tour che promuove la manifestazione di Mirigliani per la regione Puglia. Cantante femminile nell’orchestra abruzzese di Rudy De Cesaris.

Organizzatrice del “Festi­val Spazio Giovani” dal 2001 al 2007.

Studia pianoforte presso il Conservatorio di Musica “Umberto Giordano” di Foggia e presso la “Hope Music School”a Roma nella sezione interpreti e presso il Pentagramma di Bari dove intrapren­de lo studio del canto jazz.

Attualmente canta nella formazione “Italiani in Swing “ della Swing Bekos Band. È solista nella formazione Gospel del Daunia Gospel Choir diretta dal M° Agostino Ruscillo, assieme alla cantante Mara De Mutiis.

Insegna canto corale per la triennale professionale di Musical dell’AMA “Accademia Nazionale Musical Art”.

E’ tra le coprotagoniste dello spettacolo “Spotlight on women” con Silvia di Stefano e Miriam Stranieri, promosso dall’Accademia Musical Art di Foggia.

 

 

 

 

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GAE CAPITANO – IL PENSIERO DI NICO DONVITO

 “All’interno degli scritti che riflettono i suoi pensieri, finezza ed esperienza si intrecciano dando vita a quell’ancestrale atto eroico che più comunemente chiamiamo poesia

Nico Donvito, Scrittore e  Critico Musicale per  le testate generaliste newsly.it e italiapost.it, RecensiamoMusica.com, musica361.it e ImusicFun.it.

“Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica italiana e spettatore interessato di qualsiasi forma di intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione

La penna di Gae riflette tutta la sua sensibilità, me ne rendo conto ogni volta che ascolto “Il Dio delle piccole cose” del trio Gazzè-Fabri-Silvestri, oppure “Tabula rasa” di Ilaria Porceddu, ma anche e soprattutto attraverso ciascun dialogo realizzato con lui, anche solo leggendo un suo semplice post sui social. All’interno degli scritti che riflettono i suoi pensieri, finezza ed esperienza si intrecciano dando vita a quell’ancestrale atto eroico che più comunemente chiamiamo poesia” [Nico Donvito]

Partecipazione a conferenze e manifestazioni in sala stampa, tra cui il Festival di Sanremo e l’Eurovision Song Contest, collaborazioni con varie etichette discografiche, sia major (Universal, Sony, WarnerMusic) che indipendenti per interviste ai vari artisti;

Il suo primo libro è dedicato all’icona dei Festival musicali italiani: “SANREMO IL FESTIVAL – Dal boom economico al rock dei Maneskin” con prefazione di Amadeus e copertina disegnata da Riccardo Mazzoli –

https://www.facebook.com/watch/?v=249859130672563

Vai al libro di Nico Donvito

 

 

 

 

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RECENSIAMOMUSICA: LE CANZONI ITALIANE IMPERDIBILI DEL 2017

“La brava interprete sarda confeziona perfettamente un delicato racconto scritto dall’ottimo Gaetano Capitano che, con un ricercato linguaggio ed una innata capacità d’espressione profonda, le dona un gioiellino d’altri tempi. Ilaria segue le parole donandogli corpo senza mai esagerare dimostrandosi degna delle grandi dive dell’interpretazione di ieri. Uno struggente capolavoro per pochi intenditori.”

La firma leggera contemporaneamente profonda di Gaetano Capitano dona all’interpretazione sentita di Ilaria Porceddu un’intensissima gemma musicale che pare voler accompagnare un lento dipingere nostalgico a cui si contrappongono improvvise ed irrequiete pennellate frenetiche e violenti. In questa tela di Van Gogh il testo racconta con cruda verità e realtà un istante in cui i due amanti si trovano di fronte ad un burrone tra disillusione e piacere

Eros è un demone”, diceva Socrate menzionando Diotima di Mantinea, e a prescindere che il nostro pensiero si avvicini al romanticismo di Platone (l’amore come completamento di un altro essere) o al crudo realismo di Dawkins (“Il gene egoista”) e Schopenhauer (“Metafisica dell’amore sessuale”), è innegabile che il sesso sia una componente inscindibile della nostra esistenza.

Un gesto estremo e naturale di cui la parola “amore” non svela la profonda alchimia di emozioni, paure, rabbia, fiducia, totale abbandono, desideri, e che nella sua forma più pura, nella sua capacità di fondere due anime distinte ha qualcosa di magico.

Nell’atto di fare l’amore mostriamo davvero chi siamo. E alla sua fine, quando la coscienza riprende dominio dei pensieri, il cuore (innocente) ritrova una tavoletta di cera vuota, su cui poter riscrivere una nuova storia.

Una “tabula rasa”.  [Presentazione di Gae Capitano. “La Nazione”]

 

 

 

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© Gae Capitano, 2022